Dal Carthamus tinctorius (Cartamo, zafferanone) Asteracea (composita)
Tempo balsamico: luglio-settembre viene estratto l’acido linoleico coniugato, utilizzato nella prevenzione di disordini oncologici, cardiovascolari e metabolici (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete mellito tipo 2).
Pianta spontanea e infestante, coltivata, continentale e costiera, annuale, raggiunge 4 metri di altezza in India, Kazakistan, Messico ed Etiopia. I suoi fiori sono simili a quelli dello zafferano. Gli Egizi lo adoperavano per tingere le bende delle mummie.
In cucina, può sostituire lo zafferano, colore intenso, ma sapore più lieve.
Fa coagulare il latte e rende consistente creme e budini.
Usato come colorante nella cosmesi, per rossetti, per la seta (giallo, rosso, rosa e scarlatto).
Nel Medioevo si somministrava agli anziani un infuso (ancora oggi impiegato in India e Africa). Tra i principi attivi ottenuti dall’olio di semi, l’acido linoleico coniugato (CLA), dal 25 al 37%, costituito da acidi octadecadienoici , isomeri posizionali e geometrici dell’acido linoleico (e non). A differenza dell’acido linoleico, tutti gli isomeri CLA possiedono legami coniugati (due doppi legami separati da un legame singolo).
Il CLA è presente nei tessuti animali, incluse le carni di ruminanti, il pollame, le uova e i prodotti caseari che hanno subito un trattamento con il calore.
L’isomero trans-10, cis-12 CLA é in grado di ridurre la lipasi lipoproteica, le concentrazioni intracellulari di trigliceridi e l’espressione del mRNA per la steroil-CoA denaturasi (nelle colture cellulari di adipociti). Nelle membrane , il livello di saturazione modula la fluidità, flessibilità, permeabilità e l’attività degli enzimi associati alla membrana stessa.La trasformazione neoplastica cambia la composizione, incrementando il rapporto colesterolo-fosfolipidi, riducendo il contenuto di PUF nei fosfolipidi. Determina l’aumento della proliferazione cellulare, la riduzione dell’apoptosi, cambiamenti nella comunicazione tra cellule e resistenza ai chemioterapici.
L’isomero cis-9, trans-11 e trans-10 e cis-12 CLA hanno attività anticancerogena. Il CLA modula l’attività degli eicosanoidi e di alcune citochine come il fattore di necrosi tumorale alfa. Attiva il recettore PPAR e della sua forma alfa può essere alla base, in parte, degli effetti anticancerogeni. Il ridotto consumo di proteine animali di regimi troppo rigidi ha ridotto considerevolmente il contenuto in acido arachidonico che, attraverso la produzione di aldeidi, rappresenta un fattore di controllo delle neoplasie.
Il CLA (Clam) riduce la crescita di linee cellulari di epatocarcinoma e la riduzione del contenuto di C-myc nella linea cellulare di tumore polmonare.
La supplementazione con CLA migliora la qualità della vita di pazienti oncologici sottoposti a chemio e radioterapia preoperatoria.
Il carcinoma colon-rettale è uno dei tumori più diffusi al mondo. Il trattamento principale per questo tipo di tumore consiste nella chirurgia e nella chemio-radio-terapia (CRT) pre e post-terapia. É importante, però, considerare che molti approcci antitumorali aumentano il rischio di malnutrizione o di sviluppare disordini metabolici e sintomi, come nausea, affaticamento e dolore, che influiscono negativamente sullo stato nutrizionale e sul benessere del paziente. Diversi studi hanno consentito di ipotizzare un coinvolgimento dei mediatori dell’infiammazione nell’insorgenza di problemi metabolici. Una terapia adiuvante antiinfiammatoria potrebbe aiutare a prevenire la malnutrizione e la sindrome da deperimento attraverso la regolazione di pathway molecolari implicati nell’infiammazione, migliorando così la qualità di vita dei pazienti oncologici.
Evidenze scientifiche riportano le attività protettive, antiinfiammatorie e antitumorali dell’acido linoleico coniugato (CLAm), sull’infiammazione e sulla malnutrizione.
In uno studio di 33 pazienti sottoposti a chemio e radioterapia prima dell’operazione con tumore rettale, divisi in due gruppi in base al trattamento di 6 settimane con CLA (n=16, 3gr CLA al giorno) o con placebo (n=17, 4 capsule), i punteggi attribuiti alle funzioni fisiche e cognitive sono risultati significativamente più alti nel gruppo CLA rispetto ai riceventi placebo che presentavano valori fortemente ridotti. Migliorata la sintomatologia in caso di trattamento con CLA: cambiamenti positivi in termini di fatica, dolore e diarrea. Comparando lo stato generale tra i due gruppi di pazienti sono state osservate differenze significative a favore dell’utilizzo di CLA.
Elnaz Faramarzi et al. Effect of conjugated linoleic acid supplementation on quality of life in rectal cancer patients undergoing preoperative Chemoradiotherapy. Pak J Med Sci. 2017;33(2):383-388.